Le parole chiave della nuova agricoltura

Le parole caratterizzanti la Nuova Agricoltura, che si avvia ad approfondire nuovi concetti olistici, sono quelle che fanno la funzione delle molliche di pane indicanti la via giusta, verso la quale gli uomini saggi e timorati di buone considerazioni ambientali e di benessere personale, sono portati a percorrere. Sono le parole che indicano le pietre miliari della via del cambiamento: RICERCA, INNOVAZIONE, SOSTENIBILITA’, COMUNICAZIONE, INFORMAZIONE, INFORMATICA, FORMAZIONE, PROMOZIONE, ASSISTENZA TECNICA.

Tutto questo viene affermato dall’Azione 7 dell’Asse 3 del PANBio (Piano d’Azione Nazionale BIO), che indica, inoltre, AKIS come sistema guida della conoscenza e innovazione per lo sviluppo sostenibile. L’AKIS, infatti, come afferma la stessa PANBio, è "un insieme di organizzazioni e/o persone, compresi i collegamenti e le interazioni fra loro, che operano nella generazione, trasformazione, trasmissione, archiviazione, recupero, integrazione, diffusione e utilizzo di conoscenze e informazioni, con l’obiettivo di lavorare in modo sinergico per supportare il processo decisionale, la risoluzione dei problemi e l'innovazione in agricoltura".

Nell’elenco delle principali organizzazioni a supporto operativo del settore alimentare biologico italiano è, peraltro, anche inserita l’associazione ATBIO, che esercita le importanti funzioni di informazione, formazione e divulgazione.

L’AKIS (Agricultural Knowledge and Innovation System), inoltre, ha indicato nella propria brochure illustrativa, di essere il luogo di elaborazione, scambio e diffusione delle conoscenze e dell’innovazione e ha, come scopo tra tutti gli altri obiettivi, la digitalizzazione come strumento per la conoscenza e l’innovazione in agricoltura, indicando, quindi, l’informatica come strumento operativo idoneo ad affiancare in modo costruttivo la pratica agricola.

Tenendo, inoltre, conto che la platea nazionale dei potenziali destinatari delle azioni di supporto dell’AKIS è costituita da oltre 86 mila operatori biologici, di cui quasi il 90% produttori. Quindi "può avere un’importanza primaria nel favorire lo sviluppo sostenibile ed equilibrato del settore, non solo garantendo la diffusione dei risultati scientifici della ricerca e della sperimentazione, ma anche predisponendo un contesto imprenditoriale, istituzionale e più in generale sociale, consapevole dei vantaggi del metodo produttivo e attento alle sue esigenze".

Nel sito web www.reterurale.it si può ampliare il concetto ed avere altre informazioni che ci aiutino a fare chiarezza, in questo momento molto denso e, di conseguenza, altrettanto confuso. Troviamo, infatti, in via esemplificativa, l’avviso di un incontro che si è svolto in questi giorni, e in cui si sono trattate le prospettive del biologico nel periodo 2023-2027.

Il programma ha coinvolto esponenti del Masaf, dell’Ismea, del Crea e dell’AGEA.

Nella presentazione dell’incontro si è comunicato, che "la strategia di sviluppo del settore agricolo delineata dall’Italia nel Piano Strategico della Pac 2023-2027 sposa le indicazioni dell’Unione europea, che collocano l’agricoltura tra gli attori principali della transizione verde. Tra i modelli produttivi sostenibili l’agricoltura biologica è quello che ha maturato una più lunga esperienza e il suo impatto positivo sull’ambiente è ormai universalmente riconosciuto".

Per questo motivo l’Italia ha una grande attenzione al biologico e alle opportunità per le aziende agricole (soprattutto quelle di dimensioni di superficie limitata). Che saranno quelle coinvolte maggiormente nei benefici della transizione.

Tenendo, soprattutto conto che, come affermano gli economisti, la chiave di volta di quello che sarà il mercato del biologico è, in ultra sintesi, una analisi e una valutazione molto approfondita delle possibilità di ottenimento dei singoli parametri che formano la regola aurea: interesse del mercato = prezzo * resa + PAC - costi.

Un condensato spietato, ma molto indicativo di quanto sia importante la possibilità di possedere e valutare ogni voce di parametro della formula.

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